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Pauline Viardot - C'era una volta

CD (2021)

Pauline Viardot - C'era una volta

Pauline Garcia-Viardot nacque a Parigi il 18 luglio 1821, ultimogenita di Manuel Garcia e Joaquina Stitches, sorella minore di Maria Malibran e di Manuel Patricio Garcia. Il mondo del canto e dell’opera lirica devono moltissimo a questa famiglia di musicisti, che dominò le scene per oltre due secoli. L’orecchio e l’intelligenza musicale di Pauline si manifestarono fin dall’infanzia tanto nel canto e nella composizione, quanto nella fluidità con cui giunse a esprimersi in almeno sei lingue: spagnolo, francese, italiano, tedesco, inglese e russo.
Se è vero che “conoscere un’altra lingua significa possedere una seconda anima”, affermazione attribuita a Carlo Magno, madame Viardot ebbe una vita spirituale, oltre che artistica, incredibilmente ricca e feconda.
Le Canzoni popolari toscane qui presentate risalgono agli anni ’80 del 1800. I testi sono tratti da una cospicua collezione di poesie raccolte dall’abate pistoiese Giuseppe Tigri e pubblicate, in prima edizione, nel 1856.

…son questi certe storie o leggende di vario metro ,
più spesso in ottave , e di diverso argomento , che in
Toscana si cantano e vanno per le mani del popolo ,
vendutegli nelle feste e nei mercati, alle città e
pe ' borghi , dai così detti cantastorie…

TUTTI I TESTI POETICI https://drive.google.com/file/d/10Fd8mswHE7eJtq7DKjaa-yep9xIBVGEz/view?usp=sharing

La maggior parte di queste composizioni non è stata pubblicata a stampa e si trova tutt’ora solo manoscritta in alcuni degli album di Pauline Viardot, conservati alla Houghton Library di Harvard e alla Médiathéque Berlioz di Parigi. Alcuni Canti popolari toscani sono stati pubblicati, tra il 1878 e il 1879, con testo tradotto e adattato in lingua russa, francese e tedesca, ovvero seguendo una consuetudine che rappresenta l’innovativa ed “europea” mission di Viardot compositrice di musica vocale: portare la profonda umanità e bellezza del messaggio poetico e musicale al più vasto pubblico possibile, nelle sale da concerto come nelle case private, abbattendo la prima e più visibile barriera, quella linguistica.
Ciò che Viardot realizza con le canzoni popolari toscane è unico ed esemplare. Pauline non conosceva davvero l’Italia: a parte una visita nel 1840 alla romana Villa Medici, sede del prestigioso Prix de Rome, le occasioni di girarla per turismo o per lavoro non si erano mai presentate. Basta però la sua conoscenza della lingua e dello stile italiano a far sgorgare, nelle sue preziose melodie, il più autentico spirito toscano, l’ironia, la vivacità, l’espressione semplice e diretta degli affetti profondi. In questa felicissima vena compositiva si inseriscono anche i due inediti Sonetti di Petrarca, dal sapore lisztiano, e le Sei Arie del XVIII secolo, quest’ultime pubblicate nel 1886 con la traduzione francese di Louis Pomey.
Il nostro omaggio per il 200° anniversario della nascita di questa eccezionale artista si conclude con una scelta di Chansons du XVe siècle, composte su poesie medievali e, in alcuni casi, pubblicate o trascritte a mano anche con l’aggiunta del testo in francese moderno. Nella Cancion de la Infanta, unico gioiello di questa raccolta a parlare nella lingua madre di Pauline, ci siamo presi la libertà di drammatizzare il testo e di eseguire così il brano in forma di duetto, quale sincero e affettuoso omaggio alla nostra Musa e al suo amore per il teatro musicale.

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